Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
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le specie piu' ricercate

Ultimo Aggiornamento: 14/02/2009 13:30
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14/02/2009 11:35

porcino-galletto-san giorgio-marzuolo-prataiolo-russula
Illustero' le specie piu' comuni e le piu' ambite,da me personalmente trovate e fotografate.buona lettura.
[Modificato da mister albert 14/02/2009 11:52]
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14/02/2009 11:46

boletus edulis(porcino)
Cappello
10-20 fino a 30 cm di diametro, dapprima emisferico, irregolarmente lobato, talvolta poco sviluppato rispetto al gambo, poi piano piano-convesso, regolare.

Cuticola
separabile solo a lembi, liscia o rugosa, viscida e lucida con tempo umido, di colore variabile dal giallo-marrone chiaro all'ocraceo o castano bianco o bianco-gallinaccio, che volge al giallo verdiccio o verdastro a maturità.

Pori
Piccoli, rotondi e concolori ai tubuli.


Tubuli
Lunghi fino a 30 mm, ,molli, facilmente separabili dal cappello, liberi o arrotondati al gambo, bianchi, poi giallastri e infine verdastri.


Gambo
15 x 10 cm, robusto, obeso, da gibboso a cilindrico, più attenuato all'apice, compatto, di colore biancastro o nocciola chiaro, con reticolo a maglie fini e oblunghe nel senso dell'asse, concolre al fondo.


Carne
Bianca ed immutabile sia quella del cappello che quella del gambo; soda negli esemplari giovani, floscia e spugnosa nei vecchi, con sfumature bruno-violacee sotto la cuticola del cappello.

Odore: grato.
Sapore: dolce, aromatico.

Microscopia
Spore
14-17 x 4,5-5,5 μm, fusiformi, lisce, bruno-oliva in massa.
Basidi
bi- e tetrasporici.

Habitat
Cresce nei boschi di querce, di castagni, di faggi e di conifere, durante i mesi caldi dell'estate fino all'autunno inoltrato.


Commestibilità
Eccellente.

[Modificato da mister albert 14/02/2009 11:53]
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14/02/2009 12:08

boletus regius
Tassonomia

Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Sottoclasse Holobasidiomycetidae
Ordine Boletales
Famiglia Boletaceae
Genere Boletus
Sezione Appendiculati

Nome italiano
Boleto regale.

Sinonimi
nessuno.

Etimologia
Dal latino regius = attinente al re. Per le sue qualità ed il suo aspetto.

Cappello
8÷20 cm, dapprima emisferico poi convesso e irregolarmente appianato. Rosso o rosa con diverse tonalità lampone, fragola, carminio, porpora-brunastro, violaceo-brunastro, con zone ocra o verde oliva, che diventano qualche volta, giallognole al margine, in età. Cuticola vellutata o fibrillosa, liscia o quasi feltrata, asciutta, non separabile, screpolata specialmente al centro a maturità e con tempo secco, margine a maturità lobato e festonato.

Tubuli
Tubuli giallo-limone poi con riflessi giallo-oliva, più piccoli verso il gambo e poco o per niente aderenti allo stesso, aderenti per un breve filetto, lasciano una depressione circolare visibile intorno allo stipite. Pori piccoli dorati con qualche iridescenza rosea, al tocco sono privi di viraggi apprezzabili. Pori di dimensioni minute, tondeggianti, talora con sfumature rugginose, stessi cromatismi dei tubuli.

Gambo
Fino a 10 × 6 cm, normalmente corto e tozzo, rigonfio nella sua parte mediana a volte bulboso o a forma di clava, di color giallo, ricoperto per 2/3 della sua altezza, da un fine reticolo concolore al fondo nella parte alta, e più scuro del fondo nella parte bassa. Piede bulboso, chiazzato di bruno o rossastro, spesso eroso.

Carne
Compatta, soda, poi molle; presto dura e coriacea quella del gambo, giallo–bario o giallo-limone; al piede mostra colre rosato, esposta all’aria quasi sempre è immutabile. Nei punti erosi dalle larve e dai parassiti assume tonalità rugginose. Odore tenue un poco fruttato. Sapore grato.

Habitat
Dalla primavera all’autunno negli anfratti umidi e sabbiosi dei boschi di latifoglie, in particolare castagni, querce, faggi, tigli e betulle, cresce a gruppi spesso confluenti alla base, tipico delle aree mediterranee calde.

Microscopia
Spore 12,5÷17,5 × 3,7÷5 µm, da ellittiche e fusoidali e subcilindriche, bruno olivastre in massa, presentanti spesso numerose guttule all'interno.

Commestibilità e Tossicità
Buon commestibile, da usare mescolato con altri funghi perché da solo viene digerito con difficoltà. Consumare ben cotto. Adatto anche per l’essiccazione. Il gambo duro e coriaceo deve essere eliminato.

Somiglianze e varietà
Il Boletus pallescens, spesso considerato una varietà del B. regius, ha cappello ocraceo-chiaro o biancastro. Commestibile e gustoso come il B. regius. Il Boletus pseudoregius, anch'esso tipico dei boschi mediterranei è facilmente distinguibile per la struttura mediamente più minuta e per il netto viraggio all'azzurro della carne esposta, rosa alla base del gambo e per i cromatismi esterni rosa-rossi presenti alla base del gambo.
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14/02/2009 12:21

calocybe gambosa
Il Calocybe gambosa, già Tricholoma georgii, chiamato comunemente Prugnolo, matura secondo la tradizione popolare il 23 aprile, giorno della ricorrenza di S. Giorgio, ma ovviamente può anticipare o posticipare la sua comparsa anche di alcune settimane a seconda dell'altitudine o dell'andamento stagionale.


Descrizione della specie

Cappello
Nella prima fase dello sviluppo, il cappello sembra intimamente saldato al gambo e di forma rotondeggiante, poi prende forma emisferica, convessa pianeggiante, infine quasi piana; è tipicamente bianco, ma si possono trovare esemplari di color nocciola chiaro, simile alla crosta di pane, liscio, con il margine involuto; diametro 5-1 0 cm con cuticola facilmente staccabile.


Lamelle
Smarginate al gambo oppure sinuoso-uncinate, fitte, intercalate da lamellule, di colore bianco tendenti al crema negli esemplari adulti, con filo irregolare.


Gambo
Sodo, massiccio, talvolta tozzo, assottigliato alla base, misura da 3-8 x 1-3 cm.


Microscopia
Spore: bianche in massa, lisce, ovato-ellittiche, 4-6 x 3-4 µm.

Basidi: clavati, tetrasporici, con giunti a fibbia 17-22 x 4-5 µm.


Carne
Molto soda e compatta, bianca.

Odore: molto grato, di farina lievitata.
Sapore: analogo.

Habitat
È un fungo saprofita, cresce in primavera, da aprile a maggio, nei prati o ai margini del bosco, spesso in cerchi. Lo si trova di sovente tra i cespugli di piante spinose come il biancospino (Crataegus monogyna), la rosa canina, il ginepro e il prugnolo (Prunus spinosa) da cui deriva il nome volgare Prugnolo oppure Spinarolo.


Commestibilità

Eccellente. Uno dei funghi più saporiti e gustosi e per questo motivo molto ricercato.
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14/02/2009 12:33

cantharellus cibarius
Il Cantharellus cibarius (volgarmente gallinaccio, galletto, gialletto o finferlo) è uno dei funghi più conosciuti; senza dubbi la specie è raccolta e mangiata ovunque.
Riesce eccellente cotto in olio, prezzemolo, aglio e peperoncino, da solo o come contorno.
Si presta bene alla conservazione, sia sotto aceto che essiccato. In quest'ultimo modo viene utilizzato per condire varie pietanze o altri funghi, per tale ragione è detto "il prezzemolo dei funghi".


Descrizione della specie

Cappello
Piccolo, irregolarissimo, ondulato, prima convesso, poi piano ed avvallato, margine rivoluto, liscio, pruinoso, di colore giallo-arancio o giallo-oro.


Imenio
Ha grosse pieghe (pseudolamelle), distanti, verrucose, decorrenti sul gambo, dicotome e spesso anastomizzate fra loro, di colore giallo-arancio, più vivo del cappello.


Gambo
Concolore al cappello, tozzo, assottigliati alla base e talora brevissimo.


Carne
Soda, bianca, alquanto fibrosa, giallastra sotto la cuticola.

Odore: subnullo da crudo, intenso ed aromatico dopo la cottura; in ogni caso gradevole.
Sapore: acro-dolce da crudo, dolce e fruttato dopo cottura.

Spore
Ellittiche, giallastre in massa, 8-10 x 4-7 μm.


Habitat
Cresce in estate-autunno, nei boschi d latifoglie e aghifoglie, in numerosi esemplari disposti a circoli o gruppi nel terreno muscoso.


Commestibilità
Eccellente

Spesso viene conservato sott'olio oppure sott'aceto, buono anche fritto. Indubbiamente uno dei funghi più apprezzati, in alcune nazioni sono preferiti addirittura ai Porcini.



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14/02/2009 12:49

hygrophorus marzuolus
Tassonomia
Ordine Agaricales
Famiglia Hygrophoraceae

Etimologia
Dal latino marzuolus = del mese di marzo, indica il mese della sua comparsa.

Cappello
3÷10(15) cm di diametro, dapprima emisferico col margine involuto, poi presto piano ed infine depresso con bordo ondulato, irregolare, gibboso a causa della crescita infossata nel terreno. Di colore grigio a volte stinto e chiazzato di zone più chiare o biancastre, raramente con sfumature ocracee, poi plumbeo, nerastro, cuticola sottile, separabile a piccoli lembi, a seconda dell'umidità un po' viscida o asciutta, non traslucida.

Lamelle
Adnato-subdecorrenti a volte leggermente arcuate, poco fitte, spesse, intercalate da lamellule, bianche poi grigie ed anche nerastre a partire dal fondo, col tagliente più chiaro.

Gambo
5÷8 × 2÷4 cm, massiccio, sodo e tozzo, cilindrico più o meno ricurvo e irregolare nella forma, bianco e pruinoso in alto, fibrilloso e striato altrove, diventa più cinereo nella parte inferiore.

Carne
Abbondante, soda, igrofana, un po’ fibrosa. Bianca con sfumature grigiastre sotto la cuticole e verso i margini del cappello. Odore tenue, talvolta sgradevole negli esemplari maturi. Sapore dolce e delicato.

Habitat
Cresce a gruppi in montagna sotto conifere, Querce, Castagni e Faggi. A volte in autunno, ma di norma alla fine dell’inverno, dopo lo scioglimento delle nevi e fino a tutto maggio. Compare prima in montagna e al nord poi nelle zone più basse e temperate.

Microscopia
6,5÷8 × 4÷5,5 µm, ellittiche, ovoidali, lisce, con grosso avicolo, bianche.

Commestibilità e Tossicità
Viene generalmente stimato come uno dei migliori commestibili molto apprezzato e ricercato, la sua precocità la fragrante e mai stucchevole sapidità della sua carne soda e compatta, fanno del marzuolo uno dei funghi migliori e anche più versatile dal punto di vista gastronomico. Ma mentre da molti è ritenuto una leccornia, da altri è considerato un fungo abbastanza insipido, che deve la sua fama più che altro alla sua qualità di primizia micologica, ovviamente non condividiamo quest'ultimo giudizio.

Osservazioni
Il cercatore inesperto che non conosce le abitudini di questo fungo, rischia di girare a vuoto per i boschi con grosse delusioni. H. marzuolus infatti nasce e cresce semiipogeo, abbondante solo in pochissime e circoscritte zone d'Italia, facendo emergere dal terreno morbido soltanto parte del cappello grigio e terreo, ma se da una parte la difficoltà di ricerca e il suo mimetismo lo proteggono e ne garantiscono la possibilità di riproduzione; dall’altra, spingono cercatori sconsiderati, a far ricorso all’uso di rastrelli per individuarlo, rivoltando il terreno circostante, con inevitabili danni, a volte irreparabili, al micelio.

Somiglianze e varietà
Le possibilità di confusione sono abbastanza remote, e riguardano più che altro specie simili del genere Hygrophorus a crescita autunnale, quali Hygrophorus pustulatus assai simile all’Higrophorus agathosmus ma più piccolo, con cappello grigio brunastro, ma intensamente grigio nella forma tenebratus, che ha colorazione puntinata, commestibile, viscido, gambo bianco esile, cilindrico, lamelle ceracee, bianche decorrenti, cresce sotto i Pini e gli Abeti in autunno.

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14/02/2009 13:19

agaricus macrosporus(prataiolo)
Etimologia: dal greco 'makròs': grande e 'sporà': semenza, per le spore di grosse dimensioni.

Lamelle: libere, sottili, inizialmente rosa-rossastro, poi imbrunenti ed infine nerastre.

Gambo: robusto, pieno, appuntito verso la base, biancastro, liscio. E' munito di un tipico anello floccoso, caratteristico di questa specie.

Carne: spessa, bianca, leggermente rosata se sezionata, odore e sapore gradevole, fungino.

Habitat: dalla primavera all'autunno, nei parchi, giardini, tra l'erba dei campi, nei pioppeti, sovente anche in cerchi.

Commestibilità:eccellente commestibile.

osservazioni:
non e' difficile reperire esemplari molto grandi 800-1200 gr.,quando sono immaturi sbucano dal terreno con il solo cappello,quindi non tagliatelo perche' lascierete circa il 50% del fungho a marcire nel terreno,i funghi vanno colti interi!soprattutto per poter determinare la specie con certezza.
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14/02/2009 13:30

russula vesca
Tassonomia
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Sottoclasse Holobasidiomycetidae
Ordine Russulales
Famiglia Russulaceae
Genere Russula
Sottogenere Heterophyllidia
Sezione Heterophyllae
Sottosezione Heterophyllae

Nome italiano
Russula edule

Sinonimi
Russula heterophylla var. vesca (Fries) Melzer & Zwara 19927
Russula vesca var. romelli Singer 1923
Russula vesca f.ma montana Blum 1960
Russula vesca var. major Bon 1986

Etimologia
Dal latino "vescus" = mangereccio, per la sua commestibilità.

Cappello
4÷5 × 10÷14 cm di diametro, da subglobuloso a appianato, depresso in vecchiaia, carnoso, sodo almeno in gioventù e con orlo tipicamente sottile. Cuticola asciutta, opaca, asportabile per due quinti del raggio, a volte un poco ritratta all'orlo e con striature più scure del colore di fondo specialmente con tempo asciutto. Le colorazioni pileiche sono, nelle forme tipiche, di un bel vinoso-bruno (sotto conifera) oppure color pesca o rosa-lilacino (sotto latitifoglia), occasionalmente sporcate di verde grigiastro (f.ma viridata) o di nocciola (f.ma avellanea) oppure quasi interamente biancastre con toni giallognoli (f.ma lactea).

Lamelle
Appena decorrenti e biforcate all'inserzione con il gambo, ma anche in ordine sparso, relativamente fitte, intervenate, un poco lardacee nei giovani esemplari, bianche, macchiate di ruggine e poi di giallastro per invecchiamento o prolungata manipolazione.

Gambo
Subcilindraceo, attenuato verso la base, un poco rugoloso, di colore biancastro, a volte toccato di rosa, con macchie giallo-brunastro, pieno poi farcito a maturazione.

Carne
Soda e compatta nei giovani esemplari, biancastra ma ingiallente alla manipolazione e sporcata di brunastro. Sapore interamente dolciastro ricordante la nocciola ed odore nullo.

Habitat
Molto comune su suoli un poco acidi o neutri sotto molte specie di latifoglie e di conifere montane. Specie tra le più precoci, fruttifica fino dalla tarda primavera.

Reazioni chimiche
Solfato ferroso = rosso-arancio
Guaiaco = positivo
Anilina = lentamente gialla

Microscopia
Spore obovoidali 6,4÷8 × 5,3÷5,8 µm, verrucose, bianche in massa I/A
Basidi poco clavati, tetrasporici 40÷52 × 8÷9 µm.
Cistidi ottusi e poco presenti di larghezza 8÷10 µm.

Commestibilità e Tossicità
Russula dal sapore molto delicato e dolce, si presta al pari di Russule simili (R. aura) per una cottura a fuoco vivace. Per la sua carne tenera e delicata è sconsigliabile l'uso in umido.

Somiglianze e varietà
Per la colorazione pileica, la tendenza a macchiarsi di giallo-brunastro nelle zone manipolate a lungo, la sporata bianca e il sapore interamente dolce ricordante la nocciola, è una Russula di facile identificazione.
Le Forme decolorate al nocciola (f.ma avellanea) si possono confondere con R. heterophylla f.ma adusta ma il portamento più massiccio di quest'ultima le colorazioni toccate o macchiate di bronzo, le lamelle decorrenti e forcate all'inserzione bastano per la sua determinazione.
Nella sua forma verde (f.ma viridata) può essere confusa con le Griseinae , ma la sporata bianca di R. vesca le esclude a priori.
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